La chiesa San Filippo Neri (ex Chiesa del Gesù), l’annesso Oratorio dei Filippini, di pochi metri arretrato rispetto alla facciata, e la chiesa dell’Annunziata, pur se divisi nelle strutture e nelle funzioni, formano, per come si presentano nell’ambito urbanistico della città, quasi un unico complesso architettonico- monumentale.
Costruita nel 1616, grazie all’impegno di Padre Pietro Palazzo, era ad una navata con sette altari. Nel 1618 vi fu annesso un Oratorio, utilizzato come ritiro di sacerdoti, che disponeva di una vastissima biblioteca i cui codici ed alcuni rari volumi sono stati trasferiti nella Biblioteca Comunale. Sconsacrata con la soppressione degli ordini religiosi (1866), conserva un suggestivo soffitto ligneo dipinto della metà del XVII secolo, raffigurante episodi della vita di S. Filippo Neri, opera di Gaspare Ciriaci.
Il soffitto del Gesù
Oggi, nella parte superiore della chiesa si scorgono i vani delle originarie cappelle laterali, tracce di decorazioni e, soprattutto, è possibile ammirare il soffitto ligneo dipinto, recentemente restaurato. La scena, che un tempo si scorgeva per prima entrando dalla porta principale, rappresenta S. Filippo Neri con il suo amico S. Felice da Cantalice, in basso, nella targa si legge “VIRI SANCTI DOMINI EST VASA SANCTA” (Dell’uomo consacrato al Signore sono gli utensili sacri). In centro, lo spazio si dilata nelle quadrature dipinte, dove angeli affacciati a finte balaustre porgono fiori o tengono nastri. Sembra che l’interno della cupola si apra per scoprire il monogramma di Cristo e la gloria di S. Filippo Neri, accompagnato da quattro dottori della chiesa. Nell’ultimo quadrone Papa Gregorio XIII conferma l’opera svolta dal Santo e la riconosce ufficialmente. Sulla targa si legge “ SVSCITABO MIHI SACERDOTEM FIDELEM QVI IVXTA COR MEVM ET ANIMAM MEAM FACIET” (Farò sorgere un sacerdote a me fedele che agirà secondo il mio cuore e i miei desideri).
Da: guida virtuale di Comiso (proprietà del comune di Comiso)